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Mini PIA turismo Puglia 2024

A partire dal 22 maggio 2024, sarà possibile presentare istanza per la partecipazione all’Avviso Pubblico Mini PIA Turismo – Pacchetti Integrati di Agevolazione pubblicato dalla Regione Puglia. 

Il presente avviso prevede la concessione di un sostegno alle piccole-medie imprese, grandi imprese, reti di imprese (costituita da almeno 5 imprese retiste/consorziate) e consorzi per l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di immobili destinati o da destinarsi alle attività turistico alberghiere per lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio

Con ciò, si intendono realizzare le seguenti finalità:

  • miglioramento degli standard qualitativi dei servizi offerti e l’ampliamento degli stessi in un’ottica di tutela e sicurezza dell’ambiente;
  • incremento del livello di digitalizzazione che permetta la nascita di nuovi servizi culturali e turistici;
  • accrescimento delle competenze, digitali e non, degli operatori appartenenti al settore turistico;
  • creazione di partnership tra strutture alberghiere ed extralberghiere;
  • destagionalizzazione del turismo.

Il sostegno è dedicato a soggetti in possesso di determinati requisiti, attestati in fase di presentazione della domanda, i quali sono chiamati ad adempiere ad una serie di successivi impegni, come, in particolare, la localizzazione dell’investimento sul territorio della Regione Puglia e il mantenimento della stessa per i successivi 3 anni alla data di completamento dei lavori, ma anche in tema di lavoro, norme edilizie ed urbanistiche, prevenzione degli infortuni e salvaguardia dell’ambiente.

Il MiniPia Turismo deve riguardare investimenti produttivi destinati a:

  • ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistiche esistenti nonché riattivazione delle stesse;

  • realizzazione di strutture turistico alberghiere e di strutture extralberghiere, attraverso lavori su immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico e/o immobili abbandonati da almeno tre anni ed ubicati in zona “A”;

  • manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali per finalità turistiche;

  • nuove attività turistico alberghiere attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;

  • recupero e riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia;

  • realizzazione o ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;

  • realizzazione, ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di campeggi ed approdi turistici;

  • interventi volti al miglioramento, ampliamento e realizzazione di infrastrutture sportive, anche idonee ad ospitare eventi agonistici regionali, nazionali ed internazionali approvate dal CONI e omologate dalla Federazione competente;

  • parchi tematici intesi quali strutture concepite intorno a temi ispirati.

Inoltre, ad uno dei suddetti investimenti produttivi, il proponente deve corredare programmi che riguardano almeno uno dei seguenti interventi:

  • progetti di innovazione digitale, tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese turistiche;
  • progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze che permettono la trasformazione digitale, il turismo sostenibile, la transizione ecologica ed la riconversione green;
  • progetti di tutela ambientale;
  • esclusivamente per le PMI, consulenze specialistiche incluse quelle per l’internalizzazione e spese per la partecipazione a fiere.

Possono essere presentati programmi di investimenti produttivi di importo complessivo compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro e le spese ammissibili non possono superare il 90% del pacchetto integrato. Con riferimento specifico alle PMI, a corredo degli programmi di investimenti produttivi, possono essere presentati programmi per innovazione, per innovazione dei processi e dell’organizzazione, per partecipazione a fiere, per consulenze e internazionalizzazione e formazione che non possono eccedere € 500.000,00 ciascuno. Le grandi imprese, invece, possono presentare programmi di investimento per interventi di formazione che non possono eccedere 2 milioni di euro e investimenti per la tutela dell’ambiente non possono eccedere 3 milioni di euro. Il programma della rete d’impresa/consorzi devono essere compresi tra 500mila euro e 2 milioni di euro.


Di seguito, è riportato uno schema che sintetizza l’intensità delle agevolazioni:

  • Investimenti produttivi:

Grandi Impreseaiuto del 35% (15% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore
- 10% di ESL su finanziamento bancario concesso);

Medie Impreseaiuto del 45% (25% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un  finanziamento concesso da un soggetto finanziatore
- 10% di ESL su finanziamento bancario concesso);

Piccole Imprese: aiuto del 55% (35% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un  finanziamento concesso da un soggetto finanziatore
- 10% di ESL su finanziamento bancario concesso).

  • Interventi formativi:

Grandi Imprese: aiuto del 50% (30% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore
- 10% di ESL su finanziamento bancario concesso);

Medie Imprese: aiuto del 60% (40% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore
- 10% di ESL su finanziamento bancario concesso);

Piccole Imprese: aiuto del 70% (50% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore
- 10% di ESL su finanziamento bancario concesso).

  • Investimenti a favore della tutela ambientale:

Grandi Imprese: aiuto del 45% (25% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore
- 10% di ESL su finanziamento bancario concesso);

Medie Imprese: aiuto del 55% (35% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore
- 10% di ESL su finanziamento bancario concesso);

Piccole Imprese: aiuto del 65% (45% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore
- 10% di ESL su finanziamento bancario concesso).


Esclusivamente per le Piccole e Medie Imprese:

Aiuti all'innovazione: aiuto del 50% (30% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore - 10% di ESL su finanziamento bancario concesso);

Aiuti all'innovazione dei processi e dell'innovazione: aiuto del 50% (30% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore - 10% di ESL su finanziamento bancario concesso);

Programmi di internalizzazione: aiuto del 50% (30% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore - 10% di ESL su finanziamento bancario concesso);

Partecipazione a fiere: aiuto del 50% (30% contributo a fondo perduto - 10% contributo in conto impianti di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore - 10% di ESL su finanziamento bancario concesso). 


La domanda deve essere presentata telematicamente e correlata da un business plan attraverso il quale l’ente giudica la coerenza del programma di investimento con i costi previsti per la realizzazione dello stesso e con gli obiettivi del presente Avviso. A seguito di ciò, la Regione Puglia valuta la proposta, tenendo conto dell’ordine cronologico di arrivo, secondo due criteri:

  • criterio formale: cioè di verifica della sussistenza dei requisiti richiesti dall’Avviso ed accertamento della conformità della documentazione presentata;
  • criterio sostanziale: cioè controllo della proposta presentata sotto diversi aspetti quali avanzamento tecnologico, tutela ambientale, gestione inquinamento, compatibilità con le norme locali e nazionali e tempistiche burocratiche e coerenza con la strategia di edilizia sostenibile.

I programmi di investimento possono essere avviati solo dopo l’assegnazione del Codice Unico di Progetto (CUP) assegnato dalla Regione Puglia e devono essere completati nei successivi 24 mesi a decorrere dalla comunicazione di accettazione del programma. Può essere richiesta una proroga per la conclusione del progetto debitamente motivata.

Si riportano, di seguito, i Codici Ateco ammissibili come da allegato n. 3 dell’Avviso:

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Data di pubblicazione: 16/05/2024

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